I presidenti di Regione aprono alla possibilità di istituire in tutta Italia la zona arancione dal lunedì al venerdì?
Subito arriva l’altolà di Matteo Salvini. «Zona arancione in tutta Italia? Basta con gli annunci, gli allarmi e le paure preventive che hanno caratterizzato gli ultimi mesi, se ci sono zone più a rischio si intervenga in modo rapido e circoscritto, si acceleri sul piano vaccinale ma non si getti nel panico l’intero Paese». «Il diritto alla salute», ha detto su Facebook «viene prima di tutto e rispettiamo le indicazioni della comunità scientifica, non le anticipazioni a mezzo stampa di lockdown ingiustificati e generalizzati».
I governatori favorevoli
L’aumento dell’indice di contagio e il prossimo dpcm (l’attuale scade il 5 marzo) sarà al centro del vertice dei presidenti delle Regioni che si tiene oggi. I governatori sono concordi nel chiedere misure omogenee e di superare la logica delle fasce a colori. Ieri il presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha caldeggiato l’idea di restrizioni di «qualche settimana» e «omogenee» su tutto il territorio nazionale per rallentare la corsa del virus. Non un lockdown totale, ma il modello potrebbe essere simile a quello sperimentato durante le vacanze di Natale. D’altra parte i parametri stanno peggiorando un po’ in tutta Italia e le varianti del covid iniziano a spaventare: l’Rt è passato da 0,95 a 0,99, sfiorando la soglia psicologica di 1; e sono passate in arancione Campania, Emilia-Romagna e Molise, che sono andate a raggiungere Abruzzo, Liguria, provincia autonoma di Trento e Toscana. La provincia autonoma di Bolzano e l’Umbria, pur rientrando in fascia arancione, hanno predisposto zone rosse a livello regionale.
Articolo in aggiornamento…
20 febbraio 2021 (modifica il 20 febbraio 2021 | 12:27)
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