Sospendere transitoriamente il Codice degli appalti e, nel frattempo, ripulirlo dagli eccessi di burocrazia che rallentano le opere pubbliche? In un’intervista al Corriere della Sera il presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli, è tornato su una delle proposte più dirompenti contenute nella segnalazione inviata pochi giorni fa al governo ai fini della legge annuale per la concorrenza. L’idea di fondo è che la complicazione amministrativa produce un doppio danno al paese: da un lato implica un aumento dei costi e dei tempi per avviare e realizzare i lavori, dall’altro limita la contendibilità degli appalti creando minore tensione competitiva nella loro aggiudicazione. I “tempi di attraversamento”, cioè quelli legati all’espletamento delle formalità amministrative, assorbono circa il 54 per cento del tempo medio di realizzazione delle opere pubbliche, e addirittura il 69 per cento della progettazione preliminare.
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