Questa sera e le piste di Sansicario saranno illuminate da un cuore gigante, il simbolo del flash mob Riaccendiamo i cuori per la montagna, che vuole salutare con un’iniezione di entusiasmo la ripartenza dello sci e di un po’ di turismo. A partire dalle 18.30, due proiettori e sistemati sullo speciale battipista «Sansi Gourmet Truck», disegneranno sul bianco della neve alla partenza dell’impianto baby il grande cuore intorno al quale si sistemeranno i maestri della scuola di sci e snowboard Sansicario Ation con le fiaccole, ovviamente sempre mantenendo le distanze di sicurezza imposte dalle normative anti-Covid.
Una coreografia suggestiva accompagnata dalla musica di due potenti casse e dalla distribuzione di vin brulè ai partecipanti. Un modo alternativo per festeggiare in maniera soft anche il carnevale e San Valentino. «Con la ripartenza della stagione vogliamo trasmettere un segnale forte perché tutti dobbiamo avere fiducia» – spiega Paolo Madoglio, del Gruppo Sansifood, la società che gestisce il Caffè Vergnano di Sansicario. Che ha organizzato e sostenuto l’evento di oggi insieme al Despar di Sansicario Alto e di Cesana, in collaborazione con il Comune di Cesana, la scuola e i maestri di Sci&Snowboard Sansicario Action e la cooperativa Non solo Neve.
Analizza: «La ristorazione in montagna è assolutamente il settore più colpito da questa emergenza sanitaria. Il nostro obiettivo, tutti insieme, deve essere quello di ricostruire un turismo per dodici mesi l’anno, perché le persone, costrette a restrizioni e smart working, avranno sempre più voglia di raggiungere i grandi spazi in quota». Quello che tutti si augurano, dai commercianti agli operatori del settore, è che si torni il più in fretta possibile a una normalità che manca oramai da un anno.
Un lockdown che ha penalizzato in modo molto pesante soprattutto l’economia legata al mondo che ruota intorno al grande circo bianco. «Infatti tutte le nostre zone vivono proprio di questo – spiega Roberto Vaglio, il sindaco di Cesana -. Ora non ci resta che vedere i numeri con l’apertura delle piste al 30 per cento della capienza, tenendo conto che ci sono già circa 1600 ragazzi degli sci club impegnati». Conclude: «Speriamo di arrivare al 50 per cento dell’apertura degli impianti e poi dovremo anche studiare un modo efficace per gestire tutta la grande massa di escursionisti, ciaspolatori e semplici camminatori che, negli ultimi weekend hanno invaso le nostre montagne. Devo dire che non ci aspettavano un’affluenza del genere, vuol dire che davvero c’è voglia di stare all’aria buona e in mezzo alla natura».
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